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Ginecologia e dintorni

Cosa dice il ciclo mestruale sulla nostra salute? I segnali più comuni da non trascurare.

Secondo il portale Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, il ciclo mestruale di una donna inizia il primo giorno di una mestruazione e termina il primo giorno della successiva. Il flusso mestruale o mestruazione, invece, indica i giorni in cui mensilmente si verificano le perdite di sangue. È sbagliato quindi, indicare con il termine ciclo mestruale il periodo in cui la donna ha la mestruazione.

Chiarito questo aspetto, il ciclo mestruale nella sua totalità è considerato una spia efficace dello stato di salute di una donna, come dichiarato anche dall’American College of Obstetricians and Gynaecologists.

Ecco perché è importante imparare a conoscerlo, controllarne la sua regolarità e normalità, e in caso di alterazioni quali eccessive o troppo scarse perdite di sangue, segnalarle subito al medico.

In particolare, è importante monitorare tre aspetti del ciclo mestruale, che possono variare da donna a donna:

  • la frequenza
  • la durata
  • il flusso

Questi aspetti possono offrire indizi su cosa sta succedendo nel nostro corpo.

Ecco i principali segnali da cogliere.

DURATA IRREGOLARE

In generale, la durata del ciclo mestruale varia da donna a donna ed è compresa tra i 24 e i 35 giorni. Il ciclo è definito regolare quando la sua durata è uguale ogni mese, a prescindere dal tempo intercorso tra le due successive mestruazioni. Quindi, sia che duri 28-30 giorni, sia che duri 23-26 giorni o 30-35 giorni, è regolare purché sia uguale tutti i mesi. Il ciclo è, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese, passando da cicli molto brevi a cicli molto lunghi o assenti (amenorrea).
Se l’intervallo tra una mestruazione e la successiva diventa molto breve per almeno un paio di mesi consecutivi, sotto i 21 giorni, è meglio avvertire il medico.

AMENORREA

L’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale in donne in età fertile, può essere a volte correlata allo stress, all’essere sottopeso e ad uno squilibrio ormonale. Cicli mestruali irregolari possono verificarsi naturalmente durante l’adolescenza e la perimenopausa. Tuttavia, un ciclo mestruale assente per più di 3 mesi consecutivi (a meno che non si tratti di gravidanza) non è normale ed è un fatto da segnalare al proprio medico.
Cicli irregolari accompagnati da irsutismo, acne e aumento di peso potrebbero essere sintomi riconducibili alla sindrome dell’ovaio policistico.

DOLORI MESTRUALI (DISMENORREA)

Frequentemente le mestruazioni sono accompagnate da dolori il più delle volte di intensità lieve; in alcuni casi però possono essere fastidiosi o così forti da limitare anche le comuni attività quotidiane. In questo caso si parla di dismenorrea.

La causa della dismenorrea sono le contrazioni muscolari dell’utero che si contrae e si rilassa per rimuovere il suo rivestimento (l’endometrio).

I dolori (associabili a dei crampi) possono variare da un mese all’altro e, generalmente, iniziano con il flusso o possono manifestarsi pochi giorni prima della sua comparsa; tendono a ridursi con l’età e, in alcuni casi, migliorano dopo una prima gravidanza.

In genere, i crampi sono localizzati a livello della pancia, delle cosce e della schiena, e posso durare qualche giorno. Alcune donne hanno anche la nausea o la diarrea.

Se durante il ciclo, la donna accusa dolori molto forti e intensi alla pancia, questi non possono essere considerati “normali”; infatti, a volte possono essere sintomi di patologie quali endometriosi (link alla pagina ENDO), adenomiosi, cisti ovariche, fibromi o anche malattia infiammatoria pelvica, tutte condizioni che a lungo andare provocano infertilità e dolori sempre più costanti.

In caso di dismenorrea consultare sempre il medico.

FLUSSO ECCESSIVO O ANOMALO

Una donna su 3 lamenta di avere un flusso “intenso e abbondante”. La perdita media di sangue mestruale dovrebbe essere di 30 ml a ciclo (circa due o tre cucchiai da tavola); 80 ml è considerato eccessivo. Tuttavia, poiché difficilmente si riesce a misurare il flusso, vale la regola di controllare se si deve cambiare spesso l’assorbente, ad esempio ogni ora e più volte durante la notte, o se le mestruazioni durano più di 7 giorni. In questi due casi è bene informare il proprio ginecologo.

Quando il flusso è abbondante, possono formarsi anche dei coaguli di sangue, ma se sono particolarmente grandi o numerosi, potrebbero essere sintomo di fibromi o squilibri ormonali.

Le anomalie del flusso mestruale vanno segnalate al ginecologo in quanto potrebbero essere il campanello di allarme per: problemi agli organi riproduttivi o ormonali, infezioni sessualmente trasmesse, malattia infiammatoria pelvica, alcune patologie del sangue oppure potrebbero essere dovute all’assunzione di farmaci anticoagulanti.

Infine, se il volume del flusso è spesso differente tra un ciclo e l’altro, potrebbe essere sintomo di problemi alla tiroide o altri squilibri di tipo ormonale. Un flusso eccessivo potrebbe causare inoltre anemia sideropenica (da carenza di ferro) e rendere necessaria l’assunzione di integratori. Uno studio ha rilevato che il 5% delle donne in età fertile ha flussi eccessivi e/o anomali.

PERDITE DI SANGUE

Il sanguinamento tra una mestruazione e l’altra può segnalare alcune patologie uterine, come endometriosi, fibromi o polipi, e indicare problemi ormonali o magari correlati al tipo di pillola anticoncezionale che si sta assumendo. Anche le malattie sessualmente trasmissibili (compresa la clamidia e la gonorrea) possono essere responsabili della presenza di sangue negli intervalli tra una mestruazione e l’altra. Alcune donne potranno notare una lieve perdita di sangue dopo 10-14 giorni dal concepimento, che può essere il segnale di una gravidanza. Meglio comunque avvertire sempre del sanguinamento il proprio ginecologo.

COLORE DEL FLUSSO

All’inizio delle mestruazioni il colore del sangue è rosso vivo, per poi diventare più scuro, soprattutto verso la fine, quando il flusso diminuisce. Perdite marroni possono quindi considerarsi normali. Se si ha un flusso abbondante il colore del sangue potrebbe essere più scuro, specialmente in presenza di coaguli. Meglio parlarne sempre con il ginecologo.

PROBLEMI IN BAGNO

Se durante le mestruazioni sentite dolore quando fate pipì o defecate, o avete diarrea o stitichezza, questi potrebbero essere ulteriori segnali della presenza di endometriosi da comunicare al vostro medico, specialmente se questi sintomi sono associati a flussi abbondanti e a dolori intensi.

ODORI INTENSI

Odori forti e intensi, quasi insopportabili, durante la mestruazione potrebbero essere il segnale della presenza di una infezione uterina.

EMICRANIA MESTRUALE

Avere il mal di testa ogni mese all’inizio del ciclo potrebbe essere correlato al calo del livello di estrogeni o al rilascio di prostaglandine. Gli antidolorifici antinfiammatori come l'acido mefenamico e il naprossene possono aiutare a prevenirli, oppure il medico potrebbe intervenire con una terapia mirata mantenendo il livello di estrogeni più stabile consigliando l’assunzione della pillola anticoncezionale.

Approfondisci i disturbi del ciclo mestruale

 

Fonti:

Issalute.it; Acog.org; Webmd.com; Theguardian.com.