L'endometriosi è riconosciuta come causa di dolore pelvico e infertilità nelle donne in età riproduttiva.
Tuttavia, è sempre più evidente che i sintomi dell'endometriosi possono presentarsi fin dall’adolescenza, anche se la sua presenza in questa fascia d'età può presentare una sintomatologia differente rispetto alla donna adulta. Anzi, la malattia in tutte le sue manifestazioni (endocrine, immunologiche, gastrointestinali) è più severa nelle adolescenti (Campo et al. 2005).
Gli studi di revisione sistematica della letteratura scientifica ci mostrano che a partire dagli anni ’80 cominciarono le prime osservazioni di endometriosi nelle adolescenti con e senza malformazioni ostruttive delle vie genitali. Dolore pelvico e dismenorrea (dolori associati al ciclo mestruale) iniziarono ad essere valutati come segnali per una diagnosi precoce dell’endometriosi in adolescenza.
Diversi studi hanno poi dimostrato che, nelle giovani donne con dolore pelvico cronico, tra il 25% e il 73% presentavano endometriosi sottostante (la grande variazione delle percentuali è dovuta al diverso modo in cui è stato condotto ogni studio).
Ciò evidenzia ulteriormente la necessità di una migliore consapevolezza dell'endometriosi e la conseguente speranza che questa condizione possa essere diagnosticata in anticipo in modo da ridurne l’impatto clinico-sociale.
Il ritardo iniziale nella diagnosi di endometriosi nelle adolescenti può essere in parte dovuto al fatto che il dolore è attribuito ad una dismenorrea primaria, considerata parte "normale" della crescita. Tale dismenorrea diventa sospetta quando la paziente non risponde agli agenti di prima linea (ad esempio i FANS) e il dolore pelvico interferisce con le attività quotidiane (come scuola e lavoro).
L'endometriosi è la causa più comune di dismenorrea secondaria nelle adolescenti.
Le adolescenti con endometriosi hanno una storia di dolore e sintomi variabile. I sintomi più frequentemente associati all'endometriosi dopo la dismenorrea sono la stanchezza (87%) poi sintomi intestinali (85%). Nelle adolescenti con endometriosi in cui i primi sintomi pelvici compaiono prima dei 15 anni è frequente il riscontro di perdite ematiche a metà ciclo, così come la comparsa di nausea e vomito durante il flusso mestruale. Nelle adolescenti con endometriosi è frequente anche il riscontro di allergie, e l'età di comparsa di queste allergie è nel periodo adolescenziale.
Dal punto di vista clinico l'endometriosi deve essere sospettata in presenza di dolore pelvico, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale), dismenorrea.
L'anamnesi deve considerare:
Poiché le adolescenti potrebbero non essere sessualmente attive, raramente i ginecologi cercheranno una valutazione della fertilità.
La localizzazione più frequente dell'endometriosi nelle adolescenti è il cavo retto-vaginale ed i legamenti utero-sacrali; meno frequente è invece l'endometrioma inteso come ciste ovarica.
Gli studi hanno riportato anomalie congenite dell’apparato riproduttivo nell'11% delle adolescenti con endometriosi, che è presente fino al 76% delle pazienti con anomalie di Müllerian e malformazioni ostruttive delle vie genitali. (Davis et al. 1993). In questi casi la chirurgia iniziale può essere limitata alla rimozione dell’ostruzione e può portare alla risoluzione della patologia.
A proposito di diagnosi precoce, sembra opportuno parlare anche degli strumenti per la diagnosi dell’endometriosi in adolescenza.
Se da un lato la laparoscopia è lo standard di riferimento, dall’altro si tratta di una procedura chirurgica con rischi, spese e liste di attesa associati ad un intervento chirurgico. Per questo altre ricerche si sono focalizzate nel trovare metodi alternativi per identificare la presenza di endometriosi nelle giovani donne. Uno di questi è, ad esempio, la risonanza magnetica.
In conclusione, gli studiosi sono per la maggior parte concordi nel riservare la laparoscopia alle ragazze che non trovano giovamento al dolore pelvico cronico con le alternative terapeutiche mediche, fisioterapiche e psicologiche proposte dalla squadra di specialisti o in cui la diagnostica iniziale fa sospettare una patologia ginecologica come endometriosi, aderenze, stati infiammatori cronici.
L’obiettivo della diagnosi precoce raccomanda quindi al ginecologo di:
L’approccio migliore, in ogni caso, per le giovani pazienti che soffrono di dolore pelvico cronico, è quello multidisciplinare all'iter diagnostico-terapeutico per le molteplici cause che possono contribuire all'origine del dolore pelvico.
La squadra clinica dovrebbe quindi includere: ginecologo, psicologo, istopatologo, anestesista esperto di terapia del dolore, fisioterapista, gastroenterologo, urologo, ortopedico e psichiatra.
Fonti: