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Ginecologia e dintorni

L'assunzione di alcol può essere collegata alla sindrome premestruale

Sono ormai tanti gli studi scientifici che nel corso del tempo hanno mostrato un’associazione tra assunzione di alcol e sindrome premestruale.

La sindrome premestruale è un disturbo abbastanza comune nelle donne in età fertile e comporta il verificarsi di una serie di sintomi fisici e psicologici, che si presentano nei giorni che precedono le mestruazioni (a partire da due settimane prima) e scompaiono una volta arrivato il flusso.

Le cause di questo disturbo non sono ancora del tutto chiare, anche se è noto che un fattore determinante è rappresentato dalle variazioni ormonali durante il ciclo mestruale. Si parla, infatti, di una diminuzione della serotonina (nota anche come "ormone del buonumore"); di un disequilibrio nel rapporto tra estrogeni e progesterone; di carenze di alcune sostanze e vitamine, ad esempio il magnesio, che possono comportare cefalea, crampi e gonfiore.

Un importante studio spagnolo in merito all’associazione tra alcol e sindrome premestruale, pubblicato nel 2018 sulla rivista BMJ Open, afferma che almeno 1 su 10 casi (11%) di sindrome premestruale è associato all’assunzione regolare di alcolici.

Tra i sintomi della sindrome premestruale sono stati esaminati: sbalzi d'umore, tensione mammaria, aumentato senso di fame (alcune donne registrano anche un aumento di peso in quei giorni), affaticamento, irritabilità e depressione. La gravità di tali sintomi varia da donna a donna.

I ricercatori spagnoli mettono in evidenza come già diversi studi avessero dimostrato che la sindrome premestruale tende ad essere più grave tra le donne consumatrici abituali di bevande alcoliche, ma non è chiaro se ciò sia dovuto all'alcool stesso o se le donne di fatto trovino nell’assunzione di bevande alcoliche la risoluzione dei loro sintomi .

Per cercare di scoprirne di più, i ricercatori hanno esaminato nei database di ricerca studi effettuati a questo proposito, pubblicati fino a maggio 2017; hanno selezionato 19 studi di otto paesi diversi, per un totale di 47.000 soggetti coinvolti.

L'analisi aggregata dei dati di questi 19 studi ha permesso di stimare che l'assunzione di alcol è associata ad un incremento di rischio "moderato" di Sindrome Premestruale del 45%.

A livello globale, si ritiene che la percentuale di donne che assumono regolarmente alcolici sia circa del 30%. Ma in Europa e in America le cifre equivalenti sono più alte arrivando a quasi il 60%.

"Sulla base delle cifre sopra riportate e dei nostri risultati, stimiamo che l'11% dei casi di sindrome premestruale possa essere associato all'assunzione di alcol in tutto il mondo e il 21% in Europa", scrivono i ricercatori.

Ci sono alcune spiegazioni biologiche plausibili per questa associazione, chiariscono gli autori.

L'alcool potrebbe aumentare il rischio di sindrome premestruale alterando i livelli degli ormoni steroidei sessuali e della gonadotropina durante il ciclo mestruale e / o potrebbe interferire con la produzione di sostanze chimiche chiave come la serotonina. Ovviamente sono necessarie ulteriori ricerche, concludono.

Stile di vita e alimentazione dunque hanno un ruolo fondamentale nel migliorare i sintomi della Sindrome Premestruale, in primis eliminando l’alcol. Si raccomanda inoltre di diminuire l’apporto di sale, il caffè e il consumo di dolci; è importante invece bere almeno due litri di acqua al giorno.

Anche gli integratori minerali e vitaminici possono essere un valido supporto, per esempio quelli che contengono magnesio, calcio, vitamina B6 ed E.

Infine, è importante praticare sempre un moderato esercizio fisico (camminare, nuotare, correre) o fare attività come yoga, pilates, shiatsu.

Fonti:

Eurekalert.org

Humanitas.it