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Ginecologia e dintorni

Che cos'è una biopsia endometriale?

Una biopsia endometriale è uno dei metodi diagnostici che il medico utilizza per verificare la presenza di problemi a livello dell’ utero, l'organo femminile situato nella parte inferiore del ventre, dove viene accolto e si sviluppa l'embrione nel corso della gravidanza.

L’utero è formato da due parti principali: l'estremità inferiore, chiamata collo o cervice, collegata con la vagina, e la parte superiore chiamata corpo dell'utero, le cui pareti sono formate da tessuti differenti. Il tessuto più superficiale, ricco di ghiandole e rivolto vero la cavità interna, è chiamato endometrio.

Gli ormoni associati al ciclo mestruale stimolano la struttura dell’endometrio che in un primo momento si inspessisce per poter nutrire l'eventuale embrione in caso di gravidanza e in seguito, se l’ovulo non è stato fecondato, si disgrega nel suo strato più interno e viene espulso attraverso la vagina, sotto forma di flusso mestruale.

Quando si effettua una biopsia endometriale?

La biopsia endometriale è una procedura che richiede solo pochi minuti ed è spesso eseguita ambulatorialmente.

Il medico può eseguire questo tipo di biopsia se il Pap test mostra la presenza di cellule "precancerose" nell'utero; inoltre, potrebbe anche suggerire la biopsia in caso di:

  • flussi mestruali abbondanti o lunghi,
  • cicli mestruali irregolari,
  • assenza di ciclo mestruale,
  • sanguinamento dopo la menopausa,
  • rivestimento uterino ispessito.

La biopsia endometriale può aiutare il medico a capire quali sono le cause e consigliare terapie adeguate.

Come avviene la biopsia endometriale?

La biopsia endometriale non richiede anestesia, anche se il medico potrebbe suggerire di assumere un antidolorifico 30 minuti prima dell’esame.

La procedura richiede in genere da 10 a 15 minuti.

La paziente è adagiata sul lettino da visita ginecologica con i piedi appoggiati sulle staffe, proprio come se dovesse eseguire un Pap test. Il medico inserirà un dispositivo chiamato speculum nella vagina per mantenerne la dilatazione durante la procedura.

Dopo aver pulito la cervice, il medico intorpidirà l'area attraverso uno spray specifico. Successivamente, inserirà uno strumento molto sottile e flessibile per aspirare delicatamente un campione di tessuto dal rivestimento dell'utero (endometrio). Questo verrà quindi inviato in laboratorio in modo che possa essere esaminato al microscopio per individuare la presenza di eventuali cellule anomale come quelle cancerose.

Ci sono dei rischi?

Anche se la biopsia endometriale è sicura, esiste la possibilità di sanguinamento e infezione. Il tessuto uterino potrebbe anche essere danneggiato dagli strumenti utilizzati durante la biopsia, ma questo è un caso molto raro.
Se pensate di poter essere incinte, assicuratevi di dirlo al medico in anticipo. La biopsia potrebbe causare aborto.

Effetti collaterali?

È comune avere un leggero spotting (sanguinamento lieve) dopo questo tipo di biopsia. Si possono anche accusare crampi. In tal caso, meglio chiedere al medico quali antidolorifici assumere.
Si può tornare alla normale routine non appena si è in grado, ma si devono evitare i rapporti sessuali fino a quando il sanguinamento è cessato.

Cosa rivelano i risultati di una biopsia endometriale?

Dopo circa una settimana l’esito dell’esame di laboratorio potrà indicare la presenza di:

  • Polipi o fibromi (piccole o grandi escrescenze nell'utero).
  • Un'infezione dell'utero, come l'endometrite.
  • Un tumore endometriale
  • Un problema alla tiroide

Sulla base dei risultati il medico deciderà in merito ad un trattamento specifico.

Fonti:
- Airc.it
- Webmd.com