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Si chiama Conneggs ed è il primo social network sulla fertilità

Conneggs, primo social network dedicato al mondo della fertilità, nasce dall’idea di Steffi Pohlig, una donna tedesca che vive in Italia da 20 anni, madre di due bambini nati grazie all’aiuto delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

In particolare, il tema è proprio la condivisione di storie ed esperienze di donne e coppie, che non riescono ad avere naturalmente un bambino a causa di problemi di infertilità e che qui si possono confrontare e incoraggiare a vicenda.

Secondo i dati del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il tasso di fecondità totale nel 2018 è stato di 1,32 figli per donna, il più basso, insieme alla Spagna, nell’Unione Europea.

In Italia, una coppia su cinque non riesce ad avere figli in modo naturale e per questo ricorre alle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), un percorso che spesso è difficile da affrontare sia dal punto di vista fisico che psicologico.

All’angoscia dell’infertilità, si aggiunge anche la sofferenza di non essere comprese da chi non ha avuto le stesse esperienze. Proprio per questo Conneggs si propone come un social network dedicato a questo tipo di condivisione.

Racconta l’ideatrice ad Ansa: "Quando ho scoperto che non riuscivo ad avere un figlio ho vissuto anni pieni di solitudine, perché il problema viene spesso sminuito da amici e parenti". Ecco perché è nata l’idea "di creare un luogo virtuale in cui le donne con problemi di infertilità possano parlarsi, ascoltarsi, confrontarsi, e in cui il problema della gravidanza che non arriva non venga banalizzato".

I dati del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità, rivelano che nel 2017 sono state 78.366 le coppie italiane trattate con tecniche di procreazione medicalmente assistita di primo, secondo e terzo livello.

Conneggs offre alle utenti, previa registrazione, diversi post su temi come il monitoraggio dell'ovulazione o l’inseminazione intrauterina, una chat face to face e i Calendar Groups ai quali le utenti possono accedere inserendo la data dell’inizio di un trattamento. Tale data le accumuna ad altre donne che hanno iniziato lo stesso percorso nello stesso periodo e con le quali si possono confrontare.

 

Fonti: Ansa.it; Vanityfair.it