Come titola un articolo sull’argomento, la Scozia è un “Paese per Donne”! Infatti, il parlamento scozzese ha approvato a fine febbraio una proposta di legge che prevede che in farmacie, centri sociali e luoghi di aggregazione giovanili, i prodotti necessari per il periodo mestruale vengano distribuiti gratuitamente a tutte le donne.
La Scozia diventerebbe così il primo paese al mondo a distribuire questi prodotti gratuitamente.
Secondo la laburista Monica Lennon si tratta di una legge che diventerà "una pietra miliare e un importante segnale che dimostra quanto il parlamento abbia a cuore la parità di genere". Un vero traguardo nella lotta per combattere la discriminazione tra i sessi. Il fatto è che gli assorbenti femminili sono stati tassati fino ad oggi quasi come un bene di lusso. E solo dopo molte proteste il governo ha concesso una riduzione dell’aliquota, dal 22 al 5 per cento, ma solo per gli assorbenti ecologici e per le “coppette”, strumento ancora poco diffuso.
Alla Lennon ha fatto poi eco la dichiarazione della collega Alison Johnstone: "Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità e i prodotti per il periodo mestruale no? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è equo o giusto".
In Scozia c’è un termine prefetto per chiarire l’argomento: “period poverty”. Perché in un’epoca di diseguaglianze sociali, anche le mestruazioni aumentano la distanza economica tra le persone, visto che la spesa per l’acquisto di assorbenti è elevata. Secondo le stime scozzesi, infatti, le donne con un ciclo che dura in media 5 giorni possono arrivare a spendere fino ad 8 sterline al mese (circa 12 euro).
Grazie anche alle battaglie di Monica Lennon, già nel 2018, la Scozia è diventata la prima nazione al mondo a fornire prodotti sanitari gratuiti in scuole, college e università. Il costo stimato è di 24 milioni di sterline (più di 28 milioni di euro). "Questi non sono beni di lusso ma prodotti essenziali”, ha dichiarato Lennon all'agenzia di stampa Reuters. In Scozia si vuole attuare un vero e proprio cambiamento culturale.
Fonti: