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La stagione migliore per concepire un figlio? L’autunno!

Secondo uno studio statunitense della Boston University, pubblicato su Human Reproduction, sembra che le probabilità di concepire un figlio diminuirebbero in primavera e aumenterebbero durante la stagione autunnale, specialmente alle latitudini più basse.

Se la primavera è il momento ideale per uscire e fare nuovi incontri, l'autunno sembra essere la stagione più adatta per il concepimento e l’inizio di una gravidanza.

Secondo i ricercatori, il modello stagionale delle nascite varia geograficamente da regione a regione. Tuttavia, gli studi precedenti che indagavano stagionalità e fecondità erano limitati perché si concentravano solo sul periodo della nascita piuttosto che sul periodo del concepimento e non tenevano conto dell’influenza delle variazioni stagionali nei tentativi di concepimento.

Questo studio di coorte ha analizzato 14.331 donne, divise in due gruppi, nordamericane e danesi, che cercavano una gravidanza da meno di sei mesi.

Le partecipanti sono state monitorate ogni due mesi attraverso questionari riguardanti la frequenza dei rapporti sessuali, ciclo mestruale, dieta, fumo, alcol, istruzione e reddito, fino al momento in cui sono rimaste incinte o hanno cercato di concepire per un periodo di 12 cicli mestruali.

I risultati dello studio hanno mostrato che le coppie sono riuscite a concepire più velocemente tra la fine dell’autunno e l'inizio dell'inverno.

I risultati, spiegano i ricercatori, suggeriscono che la stagione autunnale ha aumentato la “fecondabilità”, ossia la probabilità di concepire all'interno di un ciclo mestruale, del 16% per le donne nordamericane, dell'8% per le donne danesi.

Secondo i ricercatori, la comprensione di come la fecondabilità varia nelle stagioni, potrebbe aiutare a identificare i fattori che possono compromettere la funzione riproduttiva.

Sebbene questo studio non sia ancora in grado di identificare i motivi della variazione stagionale della fecondabilità, i ricercatori hanno ora in mente di testare diverse ipotesi su altri possibili fattori che variano stagionalmente e che possono influenzare la fertilità, comprese le variabili meteorologiche come la temperatura e l'umidità, l'esposizione alla vitamina D e le variabili ambientali, come l'inquinamento atmosferico.

Fonti:

  • Academic.oup.com
  • Repubblica.it